Metodology
La sfida è creare nel mondo una realtà competitiva che esalti le caratteristiche calcistiche e culturali del territorio, quali talento tecnico, passione, senso di appartenenza, voglia di emergere, creatività. L’obiettivo è creare un polo di eccellenza all´estero che permetta, attraverso un metodo di lavoro innovativo e riconoscibile, un percorso di qualità e di prospettiva, diventando riferimento per i calciatori di talento, attratti dal percorso formativo e dalla possibilità di inserimento nel calcio professionistico.
Attraverso un gruppo di lavoro snello e flessibile, ma con un esperienza consolidata nella formazione del calcio giovanile, intendiamo lavorare nella valorizzazione delle risorse territoriali, adattando le soluzioni al contesto socio culturale, organizzativo e specifico. Nel concreto: sviluppare competenze trasversali (Calciatori, Tecnici, Dirigenti). - Gruppo di lavoro - Responsabile del progetto - Referente e supervisore del Progetto - Sviluppo metodologico - Responsabile tecnico e della metodologia integrata - Responsabile dell’area atletica e della metodologia integrata
Flessibilità del metodo: Il metodo è strumento flessibile (integrato), deve adattarsi all’unicità di qualsiasi tipo di talento (giocatore) e ne è una conseguenza. Deve adattarsi al contesto specifico per essere coerente con la realtà delle cose. Il risultato è un elemento del gioco ma non è un obiettivo e va inteso, come un fondamentale strumento formativo; perseguito, dentro il processo formativo, diventa esito di un buon lavoro svolto.
Il talento: Il metodo parte dall’idea che non creiamo talento, lo accompagniamo.
Formazione: Il formarsi è elemento essenziale del crescere. Questo vale per i giocatori e nella stessa misura per gli staff e per chi ne è responsabile. La formazione genera innovazione e sviluppo.
La relazione: L’apprendimento avviene attraverso la relazione (non tramite trasmissione di sapere).
Principi e non codifiche: Il calcio è un gioco di situazione. Il giocatore deve saper leggere le situazioni e non eseguire codifiche. Il giocatore che noi formiamo deve saper capire e deve essere libero di scegliere la soluzione. La creatività è la libertà di trovare la propria soluzione.
Gioco propositivo e la dimensione dell’errore: Il gioco di possesso è una scelta formativa legata alla possibilità che questo stile di gioco determina di ripetere, il più volte possibile, scelte tecniche complesse e complessive. Il giocatore in formazione deve essere libero di sbagliare perché anche da questo passa l’apprendimento.
Come ci alleniamo: Tutti sappiamo che se una squadra si allena bene poi probabilmente giocherà bene. Nella nostra idea “giochiamo come ci alleniamo e ci alleniamo come giochiamo”. Il gioco è situazionale, complesso e ha dentro di se tutti gli elementi mischiati in modo indissolubile e spesso imprevedibile. Noi ci alleniamo in modo integrato senza dividere gli elementi in modo analitico. La tecnica analitica diventa quindi “tecnica applicata in regime di velocità”, i giochi di posizione, diventano strumenti importanti della seduta di allenamento, l’allenamento in situazione è caratterizzante della metodologia, la parte atletica è integrata e costituente l’allenamento tecnico/tattico. In casi specifici o in situazioni particolari è ragionevole e corretto attuare allenamenti specifici e differenziati.